Le torture della nonna


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Giacche stiamo parlando di sostanze irritanti puo essere curioso concludere con un paio di torture di origini molto antiche, che sono state riscoperte solo di recente dal mondo Bdsm.

La prima e datata addirittura 321 a.C.: probabilmente veniva praticata da prima, ma e allora che e stata immortalata da Appiano, in occasione delle celebri Forche Caudine. Se e dai tempi della scuola che vi chiedete perche mai i soldati romani si disperassero tanto nel doversi chinare sotto le lance dei sanniti in cambio della liberta da una trappola mortale e perche i testi di studio normalmente omettono la parte davvero umiliante.

Innanzitutto durante la sfilata i militari erano nudi o coperti solo da una leggera tunica e dovevano subire le percosse dei nemici. Poi, chi riusciva ad arrivare al termine del percorso senza stramazzare per le botte trovava poi ad aspettarlo una violenta sodomizzazione con una grossa radice di rafano - operazione cosi atroce da aver dato origine all'espressione «hai un culo cosi» per indicare che chi era piu dilatato soffriva relativamente meno. Giuro che e tutto vero.

Se vi fosse sfuggito cosa c'entrano legioni, lance e tuniche con l'erotismo estremo, la chiave di tutto e il rafano. Si tratta di un parente alla lontana del ravanello, la cui polpa secerne un succo piccantissimo: prodotti molto simili sono il cren del nord-est italiano e il wasabi giapponese. Potete immaginare l'effetto di una sostanza del genere sulle mucose anali - magari pure lacerate dallo stupro - dei poveri legionari.

Nel Bdsm, dove le cose vengono fatte con un po' piu di criterio, il rafano viene usato con molta piu dolcezza e la pratica ha preso il nome inglese di figging - ma il bruciore resta terribile. Alcuni dicono che al dolore si sovrapponga una strana sensazione di freschezza che rende questa tortura piuttosto eccitante, soprattutto quando interessa la vagina. Se doveste provarci suggerisco di tenere a portata di mano una bacinella di acqua ghiacciata o meglio ancora un bidet. Per ottenere effetti esplosivi e sufficiente grattugiare appena la superficie della radice (ben lavata!) o inciderla per la lunghezza. Al posto del rafano si puo usare anche dello zenzero: entrambi perdono efficacia entro pochi minuti e possono essere ravvivati - solo dai piu sadici - con un'altra grattugiatina.

La seconda tortura ha origini medievali e pare fosse usata per correggere le abitudini di signore alquanto impudiche. Il protagonista e un normale uovo di gallina, bollito per dieci minuti e raffreddato per una ventina di secondi sotto acqua fredda corrente. L'uovo viene quindi appoggiato fra le natiche della vittima, a contatto con l'ano senza tuttavia penetrarlo: nella maggior parte dei casi l'anatomia e tale da tenerlo automaticamente in posizione.

Poiche il guscio e stato raffreddato i primi momenti non sono particolarmente difficili da sopportare. Il centro tuttavia e ancora bollente, e piano piano trasmette calore verso l'esterno aumentandone gradatamente ma senza pieta la temperatura. Se i tempi sono stati calcolati bene non ci sara nemmeno un po' d'arrossamento, ma si puo preventivare una ventina abbondante di minuti di lacrime, urla e suppliche.





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