Il giardino dei supplizi - strumenti vegetali


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La natura produce un'intera categoria di strumenti di origine vegetale usati sin dall'antichita per flagellazioni erotiche, tanto da essere raffigurati gia in mosaici licenziosi risalenti all'impero romano, dove venivano chiamati 'ferule' o 'verghe'. Si tratta in parole povere di rami, steli e germogli lunghi e sottili, la cui flessibilita e ideale per imprimere una certa elasticita ai colpi.

Una buona verga si puo ottenere da decine di piante differenti, oppure da un negozio specializzato in articoli Bdsm, che avra gia provveduto a scegliere e preparare gli esemplari che richiedono trattamenti particolari. Alcune specie vegetali vanno infatti usate appena colte, mentre altre devono essere approntate con pazienza. Il risultato e comunque uno strumento la cui relativa leggerezza e capace di dare sensazioni uniche. Eccone i tipi piu diffusi:

Verghe fresche

Questa categoria comprende tutte le piante che seccandosi perdono le proprie caratteristiche e vanno pertanto usate appena colte, eliminando solo le parti che potrebbero spezzarsi e far saltare schegge ovunque.

 

Birch

Anche se in inglese il termine birch [berc] vorrebbe dire solamente 'betulla', in campo Bdsm indica qualsiasi strumento vegetale formato da un mazzetto di ramoscelli sottili, lunghi 40-90 cm circa. I piu diffusi sono appunto di betulla ed e facile incontrarli anche nelle saune nordeuropee, dove vengono tradizionalmente usati per riattivare la circolazione. Vengono usati anche salice piangente e melo (che resistono anche per mesi), oppure erica e ginestra, che pero tendono a sfaldarsi rapidamente e pertanto vanno gettati dopo qualche utilizzo.

I birch vanno utilizzati colpendo solo con la punta, con movimenti secchi del polso simili al gesto di chi tiene il tempo di un brano musicale. Non bisogna imprimere molta forza: l'efficacia deriva dal misto di frustate, punture e graffi provocati dalle diverse angolazioni con cui si abbattono contemporaneamente i diversi rami. La loro elasticita fa si che l'effetto dei colpi rimanga concentrato quasi totalmente sulla pelle, senza impatti profondi. Colpire con forza puo essere pero estremamente doloroso e persino pericoloso: fino al 1960 i birch venivano usati nelle prigioni anglosassoni per punire i rivoltosi, e alcune testimonianze parlano di segni che rimanevano visibili per intere settimane sulle schiene di chi avesse subito questo trattamento. Il mazzo "regolamentare" era lungo 120 cm, largo 18 e pesava 340 grammi: un'enormita per uno strumento simile.

Un birch artificiale in fibra di carbonio

Per evitare che le punte dei ramoscelli si spezzino e indispensabile inumidire i birch prima dell'uso immergendoli in acqua per almeno mezz'ora. Secondo la tradizione nell'acqua dovrebbe essere sciolto abbondante sale oppure dovrebbe essere mescolato dell'aceto, due prodotti che rendono il legno piu flessibile e fanno si che ogni colpo bruci ancora di piu. In teoria, piu che di una crudelta fine a se stessa dovrebbe trattarsi di un sistema per disinfettare almeno parzialmente gli inevitabili graffi provocati sulla pelle. In pratica al termine di una fustigazione con queste verghe una passata di vero disinfettante e comunque consigliabile anche se a occhio nudo non si scorge alcun segno: il salto e le imprecazioni del sub confermeranno la presenza di eventuali microscopiche lesioni.

 

Verghe urticanti

Alcune piante sembrano fatte apposta per suggerire nuovi tormenti. Le verghe urticanti sono tutte quelle che pungono con foglie, spine o altro e che richiedono pertanto una certa attenzione. Ogni colpo fara infatti penetrare sottopelle le sostanze depositate sulla loro superficie, e poiche non e pensabile sterilizzare i rami prima dell'uso bisogna mettere in conto una accurata disinfezione dello slave al termine dei giochi.

Fra le specie piu usate per queste pratiche ci sono il pino marittimo, l'abete, il ginepro e il pungitopo.

Una menzione speciale va riservata alla comune ortica, che "punge" rilasciando quantita infinitesimali di un cocktail irritante a base di istamina contenuto nei peli silicei che ne ricoprono le foglie. Come strumento verberatorio viene usata accarezzando delicatamente il corpo della vittima con un ramo appena colto: sono sufficienti poche passate per ottenere un grande effetto - e per far perdere di efficacia alla pianta.

Ortica: foglia e ingrandimento dello stelo

Il tocco dell'ortica e molto doloroso ma normalmente non rappresenta un pericolo nemmeno su parti sensibili come i genitali o i capezzoli. Alcune persone possono tuttavia avere reazioni allergiche anche violente, che piu che curate vanno prevenute. Per farlo e sufficiente toccare con una foglia d'ortica un punto molto sensibile - come la parte interna del gomito - e aspettare senza strofinarsi o grattare. Bruciore e piccolissime vescichette sono del tutto normali, ma se entro venti minuti si nota un rossore diffuso e la pelle si gonfia conviene rinunciare a questo gioco, e fare un salto in farmacia per comprare una pomata antistaminica.

 

Verghe lavorate

Tutte le piante che anche seccandosi restano relativamente flessibili sono buone candidate per ricavarne oggetti di lunga durata, che vengono definiti genericamente 'bacchette'. Le dimensioni dipendono dall'uso che se ne vuol fare: aumentando la lunghezza i colpi cadono con piu forza, ma e anche piu difficile dirigere lo strumento con precisione. I tipi piu diffusi sono di 60-90 cm.

Anche lo spessore influisce sull'effetto della bacchetta. Quelle piu sottili, intorno agli 8 mm, provocano un tremendo bruciore superficiale e lasciano segni netti sulla pelle, mentre avvicinandosi a un massimo di 2,5 cm l'impatto risulta piu profondo ed e facile che provochi lividi ostinati.

Le bacchette migliori vengono da piante leggere a sezione tonda, cresciute dritte: alcuni classici (in ordine crescente di peso) sono vimini, salice grezzo, nocciolo e tasso. Prima dell'uso il ramo deve essere ripulito perfettamente, levigato, smussato per eliminare nodi o altri spigoli taglienti, dopodiche messo a bagno per ammorbidirlo. Dopo alcune ore di immersione viene estratto dall'acqua, raddrizzato se necessario, oliato e appeso in verticale ad asciugare nella sua forma definitiva. L'ultimo passaggio e, in certi casi, verniciarlo con una lacca prima che si secchi completamente in modo da trattenere al suo interno un po' di umidita che lo mantenga flessibile. Alcune bacchette vengono decorate con impugnature di vari tipi, e a volte ricoperte in cuoio.

Per conservarle al meglio si fa come con i salami, tenendole appese in un luogo scuro, fresco e asciutto in modo che non si secchino ne si pieghino troppo. In caso questo accadesse e sufficiente togliere l'eventuale vernice con la carta vetrata e metterle in acqua per almeno una giornata intera perche ritornino ai fasti di un tempo.

Le bacchette possono essere usate in due modi. Il primo, piu leggero, e con scatti secchi del polso che risultano in colpi sicuramente dolorosi ma comunque potenzialmente gradevoli per chi li subisce e che si limitano ad arrossare la pelle. Il cosiddetto uso "punitivo" della bacchetta coinvolge invece tutto il movimento del braccio e della spalla: l'effetto e devastante anche per il masochista piu convinto e lascia invariabilmente segni che possono durare a lungo. Per intenderci: il codice penale di Malaysia e Singapore prevede ancora oggi come punizione per i reati piu gravi una feroce battitura con bacchette di 120 cm spesse 1 cm, e chi la subisce ne porta le cicatrici per tutta la vita.

Cane

Il tipo di bacchetta piu diffuso nel Bdsm e noto tanto per cambiare con un vocabolo inglese: cane [kein], che di solito si riferisce alla normale canna che cresce nei fossi. Con un guizzo di logica imperscrutabile i cane non sono pero di giunco (che e fragile e si apre per lungo diventando tagliente come un rasoio) ne di bambu (pieno di nodi), ma sono fatti di legni con nomi curiosi come nilgiri, sega, rattan, malacca e kooboo.

La sega e una canna malese che si distingue per il disegno superficiale a rombi: quando viene lisciata prende il nome di kooboo. Il legno di malacca, o canna d'India, e quello piuttosto pesante con cui venivano realizzati i bastoni da passeggio. Il rattan e invece il fusto delle molte varieta di palma rampicante spinosa, che produce le bacchette - per nulla spinose - piu resistenti e flessibili.

Di meglio c'e solo il nilgiri, che pero e introvabile da quando l'omonima regione dell'India meridionale e stata dichiarata area protetta e ne e stata vietata la raccolta. Era questo il legno usato per le famigerate bacchette degli insegnanti britannici, che si puo ben dire abbiano codificato l'arte del caning - ossia l'uso piu efficace del cane.

L'alternativa efficace piu semplice da procurarsi e semplice vimini, o 'midollino'. Lo si trova in molti negozi di bricolage in rotoli lunghi parecchi metri: per prepararlo basta tagliarlo alla misura desiderata (60-90 centimetri, direi)… e portarlo con se sotto una bella doccia calda. A parte per una ripulita sommaria, non serve bagnarlo troppo; Il vapore e sufficiente per ammorbidire il legno e permettere di raddrizzarlo. A questo punto lasciatelo appeso ad asciugare, ripassate le estremita con un po' di carta vetrata per eliminare le eventuali schegge e il vostro cane sara pronto.

 

Il caning - dolore all'inglese

Il cane e stato a lungo il segreto della leggendaria buona educazione inglese. Nelle famiglie, a scuola o fra i militari ogni disubbidienza, svogliatezza o mancanza di rispetto verso l'autorita veniva normalmente punita a bacchettate cosi brucianti da fare subito sparire qualsiasi idea di ribellione. Sull'argomento esiste da sempre un fiorentissimo filone di letteratura erotica che sconfina nell'ossessione, da cui si apprende per esempio l'esistenza di tre tipi di cane: quello corto da governante per uso domestico, il pesantissimo marinaro a impugnatura dritta usato sulle navi, e quello scolastico, caratterizzato dall'impugnatura ricurva e dalle dimensioni standard di 71 cm per 8,5 mm di diametro.

Il successo di questo strumento nel Bdsm dipende in gran parte proprio dall'abbondanza di testi che descrivono il caning nei dettagli e che hanno fornito istruzioni pratiche a generazioni di curiosi in tutto il mondo: una vera globalizzazione sadomaso. Ecco cosa raccontavano.

 

La tecnica del caning

L'unicita del cane sta nella sua leggerezza, che comporta due effetti particolari. Il primo e la velocita molto elevata che prende lo strumento al piu leggero scatto del polso - e che si traduce in colpi particolarmente dolorosi. L'altro e che l'impatto non e mai "pesante" come quello di un paddle o di una mano, tale da spostare il corpo del sub, ma viene percepito tutt'al piu come una vibrazione superficiale.

L'abilita nel caning sta allora nell'amplificare al massimo questo effetto-vibrazione senza accanirsi inutilmente sulla violenza del colpo. Meta del segreto sta nel modo in cui viene impugnato il cane. Stringendolo troppo la vibrazione viene assorbita dal braccio, quindi bisogna tenerlo fra le dita con la minima forza necessaria per non farselo sfuggire di mano. L'errore piu diffuso e appoggiare il pollice o l'indice per tutta la lunghezza alla canna: si tratta di un ottimo modo per guidarla con precisione, ma anche per ammortizzare ogni vibrazione.

L'altra meta del trucco e nella posizione di chi riceve i colpi. Quella ideale e in piedi a gambe rigide, piegati in avanti con le braccia tese ad appoggiarsi a qualcosa di solido. La schiena dovrebbe essere perfettamente orizzontale. Stando cosi il corpo si comporta come una cassa armonica che trasmette la vibrazione del colpo dal bacino alla colonna vertebrale, alla testa, alle spalle e alle braccia senza che venga assorbita da alcun supporto. L'effetto assomiglia a stare davanti a un subwoofer durante un concerto metal: sconvolgente.

Al di la del bruciore che provoca, un colpo di cane dato bene puo essere un'esperienza squassante: non a caso la massima punizione degli istituti britannici era "solo" six of the best ('sei dei migliori'), ritenuti piu che sufficienti a tenere in riga anche i delinquenti peggiori. Fra un colpo e l'altro e consigliabile lasciar passare da 10 a 40 secondi, per dare tempo al cervello di registrare tutte le sensazioni provocate: impatto, dolore, vibrazione, diffusione del calore e tensione in attesa del prossimo morso dello strumento.

Variando la tecnica si ottengono effetti differenti. Alcuni classici sono: tenere il cane premuto sul bersaglio per qualche secondo dopo averlo colpito, strisciare la canna longitudinalmente prima di risollevarla, dare molti colpi leggerissimi e rapidi (bastinado), fermare il polso in anticipo e lasciare che sia l'elasticita del legno a farlo proseguire curvandosi in avanti fino all'impatto.

Va detto che fare arrivare una qualsiasi bacchetta esattamente dove si vuole e piu difficile di quanto sembri. Per constatarlo basta fare una prova, che e anche un ottimo esercizio per imparare a prendere la mira: usando un cuscino morbido come bersaglio, si cerca di piazzare tre o quattro colpi ben paralleli ed equidistanti fra loro. I segni che rimangono visibili nelle pieghe della stoffa mostrano dove cada esattamente la bacchetta. Provate, e fatemi sapere.

Questo tipo di allenamento non va sottovalutato, perche come e piu di tutte le bacchette il cane segna nettamente i tessuti superficiali, ed e quindi consigliabile evitare di colpire due volte nello stesso punto per non rischiare di tagliare la pelle. Per questo stesso motivo vanno esclusi gli incroci di colpi e i disegni "a griglia": sono spettacolari, ma nei punti dove i segni si sovrappongono si provoca una doppia lesione che impiega parecchi giorni a sparire. Un'altra cosa cui fare attenzione e dove atterri l'estremita del cane. Se finisce oltre il gluteo non si limitera a frustare l'aria, ma la flessibilita del legno lo fara piegare attorno al corpo e colpire il fianco con particolare violenza. I lividi sulle anche del sub sono la firma di un Dom che non abbia fatto abbastanza pratica: meglio dedicare qualche minuto ogni tanto a fustigar cuscini…

Un trucco da professionisti e usare cane e bacchette di vari diametri, passando dal piu largo al piu sottile e aumentando contemporaneamente la forza dei colpi. In questo modo si "scalda" il bersaglio preparandolo ai colpi piu dolorosi in maniera graduale. Nella seconda parte della sessione si puo fare il contrario, per concluderla meno bruscamente. Come in ogni tipo di gioco verberatorio i risultati migliori si ottengono procedendo con molta calma, senza brutalita. In caso contrario non si tratta piu di un gioco ma di una violenza o, nella migliore delle ipotesi, di una vera punizione, che merita un discorso a parte.





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